Il parere del MIT n. 3065 del 06/12/2024 affronta la questione dell’utilizzo della posta elettronica istituzionale (PEI) per l’acquisizione informale di preventivi nelle procedure di affidamento diretto. In particolare, si chiede se l’utilizzo della PEI sia ammissibile per la richiesta e la ricezione di preventivi finalizzati ad un successivo affidamento diretto.

La risposta del documento è affermativa. L’utilizzo della PEI per l’acquisizione informale di preventivi è ammissibile, in quanto non vi è alcuna norma che lo vieti. Il documento cita il Vademecum ANAC del 30/07/2024, che stabilisce che la fase di selezione informale può avvenire “con o senza l’impiego di una piattaforma certificata”.

Inoltre, il documento evidenzia alcuni vantaggi dell’utilizzo della PEI rispetto alla PEC:

  • Maggiore snellezza e funzionalità: La PEI è più snella e funzionale della PEC, in quanto non richiede la firma digitale del Dirigente responsabile dell’Ente.
  • Maggiore efficacia: La PEI è più efficace della PEC, in quanto consente di evitare le tempistiche di protocollazione e smistamento della corrispondenza in entrata.
  • Tempestività: La PEI consente di ottenere i preventivi in tempi più rapidi rispetto alla PEC, il che è particolarmente importante negli affidamenti diretti, che spesso richiedono urgenza.

Tuttavia, il documento sottolinea che l’utilizzo della PEI deve avvenire nel rispetto delle norme del Codice dei contratti pubblici, in particolare della “piccola evidenza pubblica”. In particolare, occorre garantire la provenienza dei preventivi e la tracciabilità delle operazioni effettuate.

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