La manovra di Bilancio 2025, ha previsto lo stanziamento di un fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore degli studenti. Nello specifico:

Art. 60-bis.
(Fondo per il servizio di sostegno psicologico
in favore degli studenti)
1. Per l’attivazione, in via sperimentale, di presìdi territoriali di esperti psicologi a supporto delle istituzioni scolastiche, finalizzati a fornire il servizio di sostegno psicologico di cui all’articolo 4-bis della legge 29 maggio 2017, n. 71, e coerentemente con le finalità del protocollo d’intesa del 19 marzo 2024 tra il Ministero dell’i- struzione e del merito e il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito è istituito il Fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore degli studenti, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2025 e di 18,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026, che costituisce limite di spesa. 60.038 NF.
2. Con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentiti il Ministro della salute e il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, pre- via intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa di cui al comma 1 nonché l’assenza di oneri a carico del Servizio sanitario nazionale per le attività di cui al comma 1 e al presente comma, sono individuate le modalità di erogazione del servizio di sostegno psicologico di cui al medesimo comma 1 in raccordo con la rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali, al fine di individuare le situazioni familiari, personali o di contesto che possono recare disagio allo studente. Il decreto di cui al primo periodo stabilisce, inoltre, anche al fine del rispetto del limite di spesa previsto dal comma 1, i criteri di utilizzo del Fondo di cui al comma 1, finalizzati all’assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling nell’ambito degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, anche in relazione al contrasto della povertà educativa e dell’ab- bandono scolastico, al supporto alle attività di orientamento, alla prevenzione del disagio psicologico, alle difficoltà relazionali emergenti nonché all’avviamento di percorsi di educazione all’affettività e all’acquisizione delle competenze trasversali personali per la vita e al riconoscimento del- l’attività prestata dagli esperti psicologi.
3. All’onere derivante dai commi 1 e 2, pari a 10 milioni di euro per l’anno 2025 e a 18,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell’articolo 121, comma 2, della presente legge.

L’introduzione di un fondo nazionale per lo psicologo scolastico con la manovra di Bilancio 2025 rappresenta un passo avanti fondamentale per il benessere degli studenti. Tuttavia, affinché questa figura professionale possa esprimere appieno il suo potenziale, è cruciale garantire la sua autonomia professionale.

Purtroppo, la dipendenza dal Ministero dell’Istruzione e, di conseguenza, dal dirigente scolastico, rischia di compromettere questa autonomia. Il dirigente, infatti, pur con le migliori intenzioni, potrebbe influenzare l’operato dello psicologo.

Un’alternativa possibile: dirigenti psicologi dipendenti dal SSN

Un modello alternativo, che potrebbe garantire maggiore autonomia, prevede che gli psicologi scolastici siano dirigenti psicologi dipendenti dalle Aziende Sanitarie Locali (SSN). In questo modo, si creerebbe una figura con maggiore autonomia, in grado di operare liberamente secondo le proprie competenze e il codice deontologico.

Vantaggi di questo modello:

  • Maggiore autonomia decisionale: lo psicologo, in quanto dirigente, avrebbe maggiore libertà nell’organizzazione del proprio lavoro e nella scelta degli interventi
  • Migliore integrazione con i servizi territoriali: la dipendenza dal SSN faciliterebbe la collaborazione con gli altri servizi sanitari e sociali del territorio, creando una rete di supporto più efficace per gli studenti
  • Maggiore autorevolezza: la figura del dirigente psicologo godrebbe di maggiore autorevolezza all’interno della scuola, facilitando la collaborazione con il personale docente e le famiglie

La Regione Calabria, con il progetto europeo “Discutiamone a scuola” (psicologo scolastico), in procinto di partire, ha deciso di impiegare Dirigenti Psicologi assunti direttamente delle Aziende Sanitarie Provinciali calabresi. Un’impostazione ampiamente condivisibile e che dovrebbe fungere da modello per le altre Regioni.

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