L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha pubblicato (09/08/24) un vademecum informativo sugli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture. Questo documento fornisce una guida dettagliata sulla disciplina prevista dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) per questo tipo di procedure.

Cosa sono gli affidamenti diretti?

Gli affidamenti diretti sono procedure di affidamento di contratti pubblici che non prevedono una gara. La stazione appaltante sceglie direttamente l’operatore economico a cui affidare il contratto, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi previsti dal Codice.

Quando si possono utilizzare gli affidamenti diretti?

Il nuovo Codice consente l‘affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro.

Quali sono le principali novità introdotte dal nuovo Codice?

Il nuovo Codice ha introdotto alcune importanti novità in materia di affidamenti diretti, tra cui:

  • l’obbligo di verifica dell’interesse transfrontaliero dell’appalto prima di procedere all’affidamento diretto;
  • la possibilità di ricorrere ad elenchi o albi di operatori economici;
  • l’obbligo di rispettare il principio di rotazione degli affidamenti;
  • la semplificazione del controllo dei requisiti per gli affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro;
  • l’esclusione dell’obbligo di garanzia provvisoria;
  • la possibilità di non richiedere la garanzia definitiva in casi debitamente motivati.

Quali sono le fasi della procedura di affidamento diretto?

La procedura di affidamento diretto si articola in tre fasi:

  1. Fase preliminare: nomina del RUP, predisposizione della relazione progettuale semplificata, verifiche preliminari.
  2. Fase di selezione informale: eventuale indagine di mercato o richiesta di preventivo/i, verifica dei requisiti per affidamenti superiori a 40.000 euro.
  3. Fase di affidamento: determina di affidamento e pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente”.

È possibile affidare un accordo quadro con procedura diretta?

Sì, il nuovo Codice consente l’affidamento diretto di un accordo quadro, purché l’importo massimo stimato per l’intera durata dell’accordo sia inferiore a 150.000 euro per i lavori e a 140.000 euro per i servizi e le forniture.

Quali sono gli obblighi di digitalizzazione?

Dal 1° gennaio 2024 è in vigore l’obbligo di digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici, compresi gli affidamenti diretti. Le stazioni appaltanti devono utilizzare le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD) per lo svolgimento delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti.

Conclusioni

Il vademecum dell’ANAC fornisce un quadro completo e aggiornato sulla disciplina degli affidamenti diretti. Si tratta di uno strumento utile per le stazioni appaltanti che intendono ricorrere a questa procedura, in quanto consente di evitare errori e di garantire il rispetto della normativa vigente.

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